OBIETTIVI PEDAGOGICI SPECIFICI PER FASCIA D’ETA
La vacanza Rousseau ha come obiettivo quello di offrire spazi e momenti specifici che nel tempo bambine/i e ragazze/i stesse/i imparino a fare propri e a rispettare, per trasformare il gioco individuale in gioco di gruppo “pensato dai bambini”, per ricreare un luogo aperto tutelato, protetto e sicuro. Le vacanze, quindi, sono occasione di crescita attraverso la responsabilizzazione nei confronti delle proprie azioni, degli altri, della natura, del luogo e del contesto sociale ospitante.
La vacanza Rousseau è caratterizzata dal coinvolgimento di bambine/i e ragazze/i nella gestione quotidiana della vita comunitaria, dall’individuazione comune di alcune regole per convivere in armonia, al di là del ruolo che ciascuno riveste. Bambine/i e ragazze/i sono chiamate/i a partecipare a tutti i momenti di gestione concreta del turno, esprimendo i propri bisogni, organizzando, insieme ai monitori, le attività da svolgere e proponendo soluzioni ai problemi che la vita di comunità comporta. Ognuno è coinvolto per quello che può offrire e stimolato a superare i propri limiti, grazie al costante lavoro di osservazione e sostegno dell’equipe educativa.
LA VITA DELLA COMUNITÀ
Solitamente la scelta della tenda e dei compagni con cui condividerla è libera, eventualmente con dei vincoli finalizzati a favorire una distribuzione che tuteli le reciproche esigenze.
La creazione del gruppo tenda, che consente l’instaurarsi di relazioni privilegiate in crescita progressiva tra bambina/o e bambina/o e tra bambina/o e adulta/o, è uno dei primi obiettivi della nostra attività, per permettere a ciascuno di avere il tempo di aprirsi alle relazioni esterne del grande gruppo. Nella tenda si svolgono alcuni momenti importanti della vita del turno: il mattino quando ci si sveglia, il pomeriggio subito dopo il pranzo se al/la bambina/o non interessano altre attività, la sera prima di addormentarsi e la notte se qualcuno ha improvvisamente nostalgia o deve correre in bagno.
Tutti questi momenti sono vissuti attraverso il dialogo continuo su ciò che accade e la costante attenzione a ogni esigenza e desiderio che la/il bambina/o esprime, singolarmente o insieme ad altri. Nella tenda si propone e si programma anche ciò che si vorrebbe fare durante la giornata: le decisioni vengono portate anche in assemblea per essere discusse alla presenza di tutti. Alla sera, in tenda, ci si racconta cosa è successo durante il giorno e come è stata vissuta la giornata. Sempre, prima di dormire, si raccontano storie o si cantano canzoni oppure più semplicemente si chiacchiera e si discute in una dimensione più raccolta rispetto a quella maggiormente comunitaria che caratterizza quasi tutta la giornata. Lo spazio campo offre al/la bambina/o la possibilità di esprimersi attraverso attività di movimento (gioco individuale ma soprattutto collettivo), di esplorare al meglio lo spazio che lo ospita e che deve fare suo, e dà all’adulto la possibilità di potere aver sempre la situazione sotto controllo osservando da lontano.
La pagoda rappresenta l’elemento centrale della struttura di campeggio e della vita quotidiana. E’ qui che si svolgono solitamente le attività di gruppo: momenti espressamente gestiti dai/lle bambine/i con la presenza degli adulti o momenti gestiti direttamente dagli adulti. In pagoda si svolgono anche le assemblee. La prima viene svolta all’arrivo (ci si conosce ancora meglio dopo il viaggio, ci si guarda intorno, il campeggio viene spiegato alle/i bambine/i, si stabiliscono le regole del vivere comune, eccetera). Le assemblee successive vengono fatte su richiesta di qualsiasi elemento della comunità (adulto o bambino) o per comunicazioni di qualsiasi tipo. In pagoda, inoltre, si svolgono i laboratori, si prepara l’animazione, si organizzano le feste, si chiacchiera. In questo clima di libertà espressiva del/la bambina/o, la presenza dell’adulto serve a regolamentare, senza reprimere, la vita della comunità.
Il tempo destinato al mare occupa una parte significativa della vacanza. I bambini e le bambine usufruiscono di una spiaggia di sabbia con zone d’ombra, un luogo in cui giocare tra un bagno e l’altro, approfondire le nuove amicizie e consolidare quelle vecchie. Al contempo, il momento in spiaggia permette agli adulti di creare momenti informali di dialogo e gioco che consentono una ancora maggiore osservazione di bambine/i e delle loro dinamiche. Lo stare in spiaggia, i giochi, il momento del bagno, l’utilizzo del mezzo pubblico sono tutti momenti che caratterizzano l’impostazione dei nostri campeggi. Nel momento del bagno tutti gli adulti sono in acqua con i bimbi, per incitare i più restii, frenare gli scalmanati, giocare insieme, e soprattutto garantire la sicurezza di bimbe/i stesse/i.
IL TERRITORIO
Le escursioni e le gite vengono organizzate attraverso la discussione e il coinvolgimento di tutte/i, e vengono effettuate per passare giornate diverse al di fuori del campeggio e per esplorare il territorio circostante. In un primo tempo ci si impegna in un lavoro di esposizione della geografia del territorio in cui vengono proposti punti di escursione da raggiungere a piedi, in giornata, e altri ancora dove poter eventualmente pernottare. Alcune mete possibili sono Bolgheri, Castagneto Carducci, Volterra, la spiaggia bianca di Rosignano, il magico “Masso delle fanciulle” sito in una riserva naturale lungo il fiume Cecina, il golfo di Baratti ed il parco archeologico di Populonia, lo storico parco giochi “Cavallino Matto” a Marina di Castagneto, il parco-avventura “Il giardino sospeso” di Riparbella. Occasioni per costruire un rapporto con il territorio possono essere lo svolgimento di un’animazione o di un grande gioco nella zona pedonale di un centro urbano, in spiaggia o all’interno del “Gran Pino”.